Public speaking: affidatevi alla regola del 3

public speking, JFK durante un discorso

«I migliori oratori danno l’impressione di improvvisare, ma in realtà si preparano tutto».

( J.F. Kennedy)

In passato incantare le folle con la propria arte oratoria era un valore aggiunto, al giorno d’oggi è una necessità. Sia che tu debba parlare in pubblico in ambito politico, lavorativo o sportivo devi essere capace di trasmettere informazioni in un modo che risulti coinvolgente per i tuoi interlocutori. Devi essere in grado di lasciare il segno, il public speaking oggi può fare la differenza.

1. Cattura l’attenzione del tuo pubblico

Che si tratti di un meeting di lavoro o che tu sia il portavoce aziendale durante una presentazione quello che conta è ottenere l’attenzione del tuo pubblico e stupirlo. Con ciò ovviamente non intendo che tu debba presentarti indossando un naso rosso da clown (in questo caso di sicuro verresti notato ma non è quel tipo di notorietà che stiamo cercando di farti ottenere!) bensì devi cercare di essere brillante, frizzante e breve.

Puoi raccontare qualcosa di te, alle persone piacciono le storie… o magari esordire con una domanda e in questo caso dovrai essere preparato a gestire la situazione in base alle risposte o qualora non ci fossero risposte. Racchiudi la tua presentazione in tre step, non appesantirla. Introduci brevemente la questione, arriva al fulcro del discorso e lancia il messaggio finale.

2. Dai il tempo di memorizzare il messaggio e di formulare delle domande

Non correre. Anche se sei perfettamente cosciente che proiettare  20 slide in 10 minuti è una missione impossibile mentre parli non avere fretta, fingi di avere tutto il tempo del mondo … tenendo d’occhio l’orologio però! Il tempo è uno degli alleati/nemici del public speaking.

Dopo aver esposto tre concetti cruciali del tuo discorso fa sempre una pausa, permetti al tuo pubblico di porti delle domande. Le pause sono fondamentali per far si che qualora si rendesse necessario qualche chiarimento possa essere fornito senza per forza dover attendere la fine della performance.  Qualora le domande abbiano rubato il tuo tempo, devi ricorrere alle tue capacità di improvvisazione e di sintesi. Devi restare a galla anche se non sei riuscito a proiettare le tue slide conclusive.

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3. Chiudi il cerchio

Sei riuscito  a catturare l’interesse del tuo pubblico e a tenerlo vivo per tutta la durata del tuo discorso, ora è il momento di chiudere in bellezza la tua performance. Sferra il colpo di grazia alla tua paura di parlare in pubblico.

Arriva al punto, circoscrivi l’argomento e il messaggio che vuoi veicolare. Prepara una frase d’effetto per la chiusura del discorso, uno slogan che possa imprimersi nella mente dei tuoi ascoltatori e che non scompaia una volta che la platea si sia sciolta. Il finale della tua orazione deve essere per loro un input per riparlare del tuo discorso, magari nella pausa pranzo che seguirà la presentazione. Se riuscirai a lasciare un segno con le tue parole avrai acquisito uno degli elementi essenziali del public speaking.

 

Public speaking: adottare le tecniche teatrali per migliorare le nostre performance

public speaking, spettacolo teatrale

Nel momento in cui capita di doversi confrontare con il public speaking spesso accade che la nostra performance non risulti ai livelli sperati. Nonostante il discorso sia stato studiato alla perfezione, nel momento in cui ci si trova il microfono davanti, l’ansia e l’essere impacciati…rischiano di rovinare la scena.

Riuscire a parlar bene in pubblico, infatti, è il risultato di un uso sapiente dei mezzi di comunicazione a nostra disposizione, la parola innanzitutto ma anche il linguaggio del corpo che potrebbe tradirci e rivelare le nostre incertezze. La soluzione? Ricorrere alle tecniche teatrali adottate dagli attori per acquisire sicurezza e una perfetta ”tenuta del palco”.

L’oratore condivide con l’attore il confronto con il pubblico, con il quale deve entrare in sintonia  e riuscire a catturarne l’attenzione facendo leva sul proprio carisma  e la propria personalità.

Pertanto, il training teatrale riesce a creare una sinergia tra mente e corpo e rende possibile trasmettere emozioni, grazie alle tecniche teatrali ci si mette in gioco e a ognuno è data la possibilità di scoprire nuovi aspetti della propria personalità, acquistando sicurezza e presenza scenica.

Il linguaggio verbale pur essendo il mezzo di comunicazione più utilizzato, in realtà, è in grado di catturare solo il 10% dell’attenzione e ridotta è anche la sua forza persuasiva. Il rimanente 90% è dato dal linguaggio del corpo, la mimica facciale, la forza dello sguardo, la gestualità, dicono molto di più delle semplici parole.

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Quali sono le tecniche teatrali da sfruttare per migliorare le capacità di public speaking?

Innanzitutto è necessario imparare a gestire l’ansia e dominare le emozioni, anche la sola respirazione se attuata nel modo corretto può essere di grande aiuto per parlare in pubblico, infattì grazie alla respirazione diaframmatica è possibile gestire lo stress con notevoli benefici.

Respiro, voce  e postura hanno il loro peso in quanto a seconda della postura la voce può risultare tesa o rilassata.

Imparare le tecniche della respirazione è assolutamente utilissimo, così come la partecipazione e un laboratorio teatrale è utile per gestire l’imprevisto, imparare  a fare le prove e captare i segnali del pubblico.

C’è da dire che spesso l’apparire impacciati e timidi genera nel pubblico una sfiducia a priori e diventa difficile riuscire a dimostrare la valenza delle tesi che si sostengono nel discorso. Se da un lato apparire autentici gioca a favore dell’oratore dimostrare le proprie debolezze mina l’efficacia dell’eloquio. Pertanto, una delle tecniche usate nei laboratori teatrali e l’uso di una maschera neutra che azzera l’impatto della mimica facciale e permette di esprimere la propria espressività attraverso tutto il resto del corpo, così è più facile imparare a comunicare in modo autentico esprimendo emozioni e seguendo le sensazioni.

Lavorare in gruppo applicando le tecniche teatrali, permette di impersonare a momenti alterni il ruolo di osservatore e di osservato. Ciò permette di apprendere dagli altri migliorando la propria capacità di osservazione, non solo per quanto riguarda il gruppo di lavoro ma anche verso il proprio uditorio e regolare il tiro tenendo conto della reazione del proprio pubblico.

Rivedersi in un video permette all’oratore di rendersi conto dei punti critici del public speaking e quindi dal lavoro di gruppo ne deriva un beneficio per il singolo oratore, migliorando le performance con risultati esaltanti per la propria capacità di parlare in pubblico.

 

10 motivi per cui è fondamentale saper parlare in pubblico

parlare in pubblico, un vecchio comizio di Obama

parlare in pubblico, un vecchio comizio di Obama

L’importanza dell’arte oratoria è ben nota sin dall’antichità. Quando si pensa alla capacità di parlare in pubblico spesso la nostra mente richiama l’immagine dei grandi oratori del passato, capaci, grazie alla retorica e all’uso sapiente delle parole, di catturare l’interesse e mantenere viva l’attenzione della folla raggiungendo gli obiettivi della propria orazione. Non è però necessario scomodare i grandi oratori dell’età classica per intuire che un eloquio brillante abbia notevole rilevanza in ogni campo nella nostra vita, nella sfera privata e soprattutto in quella professionale.

Nonostante l’importanza che il public speaking assume nell’era moderna, nella quale la comunicazione è alla base di una vita sociale e lavorativa soddisfacente, un’alta percentuale di persone ammette di provare timore e ansia quando si trova a dover parlare in pubblico, tant’è che da un’indagine statistica condotta da YouGov UK risulta che la paura del public speaking si colloca al terzo posto tra le fobie più diffuse al giorno d’oggi tra le persone.

Che si tratti di una cena di lavoro, di una presentazione aziendale, di un meeting, di un colloquio di lavoro o quant’anche il parlare in pubblico si esplichi in una situazione afferente alla vita privata moltissime persone presentano le tipiche manifestazioni legate a questa fobia. Ansia, mani sudate, parole bloccate in gola che rendono la propria performance non ai livelli richiesti che però potrebbero assolutamente essere raggiungibili con un po’ di impegno e volontà.

Le persone che hanno paura di parlare in pubblico, spesso credono che chi oggi è un eccezionale oratore, abbia acquisito questa qualità in modo innato. Non è assolutamente così, la capacità di parlare in pubblico può essere acquisita e migliorata da tutti, basta prendere coscienza delle proprie capacità, avere voglia di migliorare e rivolgersi a professionisti specializzati nel trattare con questo specifico problema.

Il primo passo da fare è capire fino in fondo l’importanza del public speaking, solo così si otterrà piena consapevolezza del fatto che, al giorno d’oggi, la capacità di parlare in pubblico è un qualcosa con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente e si avrà in questo modo un maggior incentivo ad attuare una strategia vincente e risolutiva.

Ecco 10 buoni motivi per imparare a parlare in pubblico:

1. Parlare in pubblico: far leva sulla forza impattante delle parole e del linguaggio del corpo

Che dir se ne voglia, spesso ciò che diciamo con le parole si discosta da ciò che trasmettiamo con il linguaggio del corpo. Imparare a parlare in pubblico permette di allineare i due mezzi di comunicazione, far trasparire una maggiore sicurezza rendendo più incisivo il messaggio che vogliamo trasmettere al nostro pubblico permettendoci di raggiungere gli obiettivi prefissati. E’ necessario conquistare la fiducia della platea a cui ci rivolgiamo e ciò è possibile grazie a un saggio uso delle parole unito a un linguaggio del corpo coerente con ciò che diciamo.

2. Esigenze di comunicazione. Parola d’ordine: farsi notare

Nell’era della comunicazione digitale, bombardati ogni giorno da immagini, testi e contenuti video, riuscire ad emergere e farsi ricordare è molto più difficile che in passato quando era facile spiccare nel mucchio. Il face to face resta ancor oggi il metodo migliore per essere incisivi.

Esporsi, come si suol dire ”mettendoci la faccia” argomentando con arguzia una presentazione aziendale dal vivo o in video conferenza offre più chance di catturare l’attenzione del cliente, stimolare la sua attenzione e soprattutto… farsi ricordare quando per il cliente arriverà il momento di scegliere tra noi e la concorrenza. C’è bisogno di persone che non abbiano paura di mostrarsi in pubblico e che sappiano comunicare in modo semplice ed efficace.

3. Migliorare l’autostima e fare carriera

Essere in grado di gestire efficacemente una platea di persone, oltre ad essere un’esigenza ai fini professionali, permette di ottenere dei benefici anche per la nostra crescita personale. Parlare in pubblico permette di migliorare la propria autostima rendendo la persona cosciente delle proprie capacità testando i propri limiti e incentivandola a superarli. Il public speaking permette di migliorare la chiarezza espositiva e le proprie doti comunicative e persuasive. Tutto ciò ha un riflesso anche sul piano lavorativo, accelerando l’ascesa professionale.

4. Dare maggior valore a progetti, idee e opinioni

Spesso ottime idee e progetti vengono bruciati da una presentazione che non riesce a lasciare il segno. Progetti ottimi, spesso più di altri che invece vengono approvati, la cui l’esposizione lascia però a desiderare. Un incedere incerto, tentennamenti, emozione possono giocare brutti scherzi. Pertanto, il saper parlare in pubblico è qualcosa che al giorno d’oggi è fondamentale. La migliore idea verrà scartata se non accompagnata da una presentazione valida e accattivante.

5. Migliorare la propria capacità comunicativa

Il fraintendimento è sempre dietro l’angolo, comunicare in modo corretto ed efficace è un’esigenza di sopravvivenza in tutti i contesti. Un errore di comunicazione può costare caro, un progetto che non va in porto, un’idea bocciata in una riunione di lavoro e tutto il tempo investito è tempo sprecato! Spesso, un ottimo lavoro non è accompagnato da una comunicazione efficace, chi illustra si sente non capito dalla sua platea ma forse il problema non è del suo pubblico ma del suo modo di veicolare l’informazione.

Più si parla in pubblico più si acquista familiarità e disinvoltura, padroneggiando il linguaggio nella maniera più chiara e semplice da comprendere anche a chi magari rientra tra i ”non addetti ai lavori”. Infatti, non sempre un linguaggio prettamente tecnico è la scelta giusta, saper comunicare, riuscire a parlare in pubblico è anche riuscire a far comprendere dei concetti difficili a chi non è padrone della materia.

6. Migliorare le capacità interpersonali e relazionali

Chi per motivi di lavoro si è visto costretto ad imparare le tecniche del public speaking, spesso è la stessa persona che ad una festa raramente si annoia, anzi, è quasi impossibile in quanto in genere è la medesima persona che anima la festa, che riesce a tenere conversazioni brillanti e risultare una persona interessante. Se la timidezza per alcuni ha il suo peso, per altri la propria capacità oratoria è stata la molla che ha permesso di vincerla e migliorare i propri rapporti interpersonali e relazionali grazie al public speaking.

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7. Raggiungere obiettivi di vendita prefissati

Se è vero che il venditore stile televendita non è molto gradito al consumatore che lo considera poco sincero, c’è da dire però che se le televendite continuano ad esistere un motivo ci sarà! L’effetto delle parole e dell’eloquio del venditore continua a funzionare. In un mercato dove l’offerta è talmente vasta da confondere il potenziale cliente, il bravo venditore non può limitarsi solo a proporre un prodotto valido, ma deve riuscire a vendere, a vendersi e a creare relazioni e affinché tutto ciò sia possibile è necessario avere buone capacità di parlare in pubblico.

8. Dare il meglio di se quando si sostiene un esame

Sin da bambini, con le prime recite scolastiche ci si trova ad affrontare il pubblico, che chi da subito reagisce positivamente e c’è chi cala già il sipario sul parlare (serenamente) in pubblico. Il problema, terminate le recite scolastiche, si ripresenta agli esami che siano di maturità o universitari o di qualsiasi altro genere il risultato non cambia, per non parlare poi della prima vera esibizione da solisti… la discussione della tesi di laurea. Ansia, panico e disperazione.

La conoscenza della materia purtroppo spesso non basta, perché è necessario riuscire a trasmettere a chi valuta la propria conoscenza e competenza. Chi è bravo con le parole riesce a mettere a frutto anche le nozioni che non ha acquisito alla perfezione, chi invece è davvero preparato a volte rischia di non fare una performance brillante perché non abbastanza pronto ad affrontare il pubblico.

9 . Brillare in un colloquio di lavoro

Gli esami, si sa, non finiscono mai e ogni colloquio è un esame vero e proprio. Il tempo è poco ed è necessario sfoderare tutto il proprio fascino professionale in pochi minuti, incuriosire il recruiter cercando di spingerlo ad andare oltre la prima pagina del vostro validissimo CV. In quei minuti si gioca la vostra (probabile) carriera, la concorrenza è spietata e pertanto è assolutamente necessario sbaragliarla mostrando di essere a proprio agio nell’esporre quello che è il vostro bagaglio professionale. Saper parlare efficacemente in pubblico è vitale per la vostra carriera.

10. Dimostrare il proprio valore sul posto di lavoro

Superato lo step della discussione della tesi di laurea e dei colloqui, finalmente si possono mettere in pratica le competenze acquisite in anni di studio. L’utilità del saper parlare in pubblico non si è ancora esaurita, quotidianamente sarà necessario sfoderare le proprie capacità di public speaking. I confronti con i colleghi e il capo, i meeting, le presentazioni dai clienti, senza capacità oratorie anche l’idea più brillante rischia di essere surclassata da altre meno innovative.

Rinunciando a investire sulle capacità di public speaking si rischia vanificare il proprio talento. Si può essere tra i migliori ma non lo saprà nessuno se non si è bravi a raccontarlo.