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Agile Management: cos’è e i vantaggi che porta nell’organizzazione
Sempre più spesso si sente parlare di “agile management” e di come questo approccio possa portare dei vantaggi nel business. Il suo obiettivo è infatti quello di rispondere in modo efficace ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti.
Cos’è esattamente l’agile management?
L’agile methodology nasce come filosofia nello sviluppo dei sofware nei primi anni 2000, che poi si è estesa anche ad altri campi e si contrappone al classico modello “a cascata” (waterfall), che presuppone una sequenza ben definita di azioni da espletare prima della realizzazione di un prodotto finito. Il modello agile invece utilizza tecniche di pianificazione più leggere, adattative e predittive, e una maggiore flessibilità. Incoraggia il lavoro di squadra, l’assunzione delle responsabilità tra tutti i membri di un gruppo di lavoro e l’organizzazione di ognuno di loro.
“L’agile manifesto” si basa su quattro caratteristiche principali:
- gli individui e le interazioni piuttosto che i processi e gli strumenti;
- il software funzionante più che la documentazione esaustiva;
- la collaborazione con il cliente più che la negoziazione dei contratti;
- rispondere al cambiamento più che seguire un piano prefissato.
In quest’ottica la metodologia agile vuole raggiungere la piena soddisfazione del cliente attraverso la collaborazione di un team impegnato. Una squadra focalizzata sul raggiungimento dei risultati in tempi brevi, con feedback e interazione continua, dove ognuno possa esprimere al meglio le proprie capacità. Con questo approccio è possibile anche abbassare il rischio e contenere i costi.
I vantaggi di un approccio “agile”
Abbiamo già visto in un precedente articolo quanto sia importante la struttura organizzativa all’interno di un’azienda. Valorizzare i propri collaboratori, coinvolgendoli e facendo loro esprimere il proprio potenziale, è ciò che aiuta a creare un ambiente di lavoro sereno e a ottenere maggiori risultati. L’agile management ha però anche altri benefici. C’è una maggiore attenzione al risultato, dato che l’utente è coinvolto e l’approccio iterattivo accelera sicuramente lo sviluppo. Inoltre la produttività aumenta così come la qualità, dato che i test sono una parte fondamentale di questo sviluppo.
Per poter attuare l’agile management è necessario un forte coinvolgimento delle figure di responsabilità e un cambio anche di mentalità per riconoscere quando è il momento di delegare. Bisogna fare in modo di creare un ambiente che sia davvero collaborativo. Inoltre è necessario riconoscere anche i potenziali rischi: gli utenti finali potrebbero dare continui suggerimenti, mettendo in pericolo il progetto che si sta affrontando. La documentazione potrebbe essere lasciata indietro e riunioni troppo frequenti andrebbero a compromettere i progressi, perché richiedono tempo altrimenti utilizzato per portare a termine il lavoro.
Nonostante possa presentare degli inconvenienti, l’agile management aiuta senza dubbio a creare un prodotto di alta qualità attraverso le iterazioni e, attraverso il processo di feedback costante e risposte rapide, si riesce a raggiungere il successo.
Open Innovation: come rendere competitiva la tua impresa
L’innovazione digitale è fondamentale per sperimentare nuovi approcci e metodi operativi all’interno dell’azienda. In alcuni casi, per ottenere un vantaggio competitivo è importante che l’impresa apra le porte a contributi innovativi provenienti dall’esterno, ossia, alla cosiddetta open innovation.
L’open innovation rappresenta un modello innovativo da seguire per le imprese che vogliono accrescere il proprio valore ed essere competitive in mercati sempre più complessi e in continua evoluzione.
Per quanto valide possano essere le idee proposte dai collaboratori interni all’azienda, il personale interno rappresenta un insieme limitato. Per le imprese di nuova generazione è importante non precludersi la possibilità di attingere a competenze esterne.
In particolare, idee innovative e nuove tecnologie possono provenire da collaborazioni con startup innovative, studenti universitari e enti di ricerca, nonché da consulenti esterni di società di sviluppo software. Gli incubatori di impresa favoriscono la crescita aziendale sia attraverso concrete risorse innovative sia mediante la rete di contatti che si viene a creare.
L’open innovation produce molteplici effetti benefici sulle performance aziendali. Innanzitutto favorisce la riduzione dei costi e i tempi di attuazione legati all’avvio di progetti e processi innovativi.
Il mercato cambia velocemente e, spesso, a fronte di lunghi tempi per lo sviluppo innovativo l’effettivo utilizzo della tecnologia sviluppata risulta alquanto limitato dall’introduzione di nuovi strumenti tecnologici.
Grazie all’open innovation si possono sfruttare strumenti già in fase di sviluppo riducendo i costi e i tempi di realizzazione.
L’open innovation, inoltre, può rappresentare un nuovo settore in cui creare un business redditizio, nel quale l’impresa fa dell’intermediazione tra startup innovative e imprese tradizionali il proprio core business.
Ricorrere all’open innovation riduce notevolmente il rischio tecnologico e il rischio di mercato, entrambi presenti quando si sviluppa un’idea innovativa in un contesto complesso e mutevole come il mercato tecnologico attuale. I rischi sostenuti dall’impresa, in termini economici, saranno limitati all’investimento per acquisire o sfruttare le idee innovative e gli strumenti tecnologici sviluppati all’esterno.
Infine, tramite l’open innovation si avranno a disposizione tecnologie e innovazioni frutto di un’alta specializzazione, in diversi ambiti. Per ogni esigenza che l’impresa possa avvertire non ci sarà più bisogno di costituire un team interno apposito, formarlo e attendere il tempo di sviluppo del prodotto/processo quando quest’ultimo non attenga al core business aziendale. In sostanza, l’open innovation presenta gli stessi benefici che l’outsourcing apporta per i processi ”di contorno” all’attività caratteristica dell’impresa.
L’open innovation può essere attuata attraverso accordi tra aziende, mediante l’acquisizione di startup innovative, costituendo partnership con centri di ricerca e business incubator o università.
Uno dei sistemi più interessanti degli ultimi tempi sono i cosiddetti hackathon. Si tratta di vere e proprie gare di programmazione e innovazione, in cui le imprese chiedono a gruppi di programmatori e innovatori di sviluppare soluzioni innovative e programmi in un tempo molto breve che va da 24 ore a una settimana.