Peer Endorsement Game

Il “Peer Endorsement Game” è una variante del classico “Peer Introduction Game” che può essere applicata come primo approccio per Team Building sia per gruppi appena formati che per team che lavorano insieme già da tempo e che hanno deciso di approcciarsi al mondo Agile.

Peer Endorsement Game

Dopo un breve dialogo a coppie, persona raccomanderà agli altri il proprio compagno per entrare a far parte del team.

In dettaglio:

  • Dividi il gruppo a coppie
  • Chiedi alle coppie di avere una rapida conversazione in cui ogni membro racconterà all’altro quali sono i suoi punti forza. (2min)
  • Le posizioni ora si invertono: la persona che prima aveva ascoltato racconterà quali sono i suoi punti di forza. (2min)
  • Un persona alla volta raccomanderà il proprio compagno al resto del team. (1min a testa)

Vorrei raccomandarvi Vittorio perchè è un programmatore veramente competente, ha una esperienza quinquennale nel ruolo di…

Conoscevo già il “Peer Introduction Game” e lo avevo sperimentato con Pierluigi Pugliese all’interno del workshop “Servant? I’d rather be a host: it’s a much more interesting way of being a leader!“. L’attività in sè mi è sembrata molto efficace ed ho voluto replicarla alla prima occasione: la differenza nel mio caso era che il gruppo in cui mi trovavo per iniziare un nuovo percorso di coaching lavorava insieme già da tempo, per cui dovevo trovare un sistema affinchè non l’attività risultasse banale.

Ho quindi inventato il “Peer Endorsement Game” che potesse essere utilizzato anche per team già formati che lavoravano insieme già da tempo ma che comunque permettesse alle persone di divertirsi e di approfonodire la conoscenza dei propri compagni.

In effetti si ottiene fin da subito che le expertise più forti di ogni membro vengano immediatamente evidenziate o riscoperte, per cui il team può iniziare già ad avere una idea di come migliorare l’organizzazione del proprio lavoro per sfruttare al meglio queste caratteristiche.

Inoltre possiamo anche considerare che normalmente nella vita di tutti i giorni non siamo abituati a fare o a ricevere complimenti e questa attività, anche se la nostra parte razionale è consapevole che è un gioco, fa si che ogni persona comunque a livello neurologico si senta gratificata e accettata come membro del gruppo.

 

Raffaello

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